Avere molti sogni nel cassetto e pensare di avere tutto il tempo per poterli realizzare, poi svegliarsi improvvisamente sotto le bombe di una guerra ingiusta come solo le guerre possono essere, vederli svanire nell’arco di poche ore.
Non rimane altro che fuggire per salvarsi la vita, allontanarsi dalla propria casa, dagli amici, dagli affetti da quel futuro che stavi iniziando a costruire piano piano. Negli occhi solo paura e sogni infranti.
Questo possiamo vedere nelle foto che don Roman Sikon ha scattato tra gli sfollati che cercano di fuggire dal proprio Paese e che i Salesiani stanno aiutando e sostenendo durante il lungo viaggio


In Ukraina i salesiani sono presenti in quattro città: Kiev, Lviv, Zytomer, Dnipro. E fin da subito si sono organizzati per potare sostegno alla popolazione.
“Stiamo con la gente fino all’ultimo momento – ci dice don Mykhaylo Chaban – cerchiamo di infondere la speranza tra la popolazione e stiamo creando spazi per rifugiati nelle nostre strutture salesiane, stiamo allestendo rifugi in caso di bombardamenti.
Abbiamo già dato ospitalità ai primi profughi che sono stati portati dal nostro confratello don Oleg, che è andato con il suo pulmino nelle zone vicino alla frontiera Russa, dove i combattimenti sono più serrati. È andato a rischio della propria vita per portare in salvo quante più persone possibile. Inoltre stiamo cercando di aumentare gli spazi per poter dare rifugio, conforto e cibo alle persone in fuga dalle bombe”.

Anche nelle vicine case salesiane della Polonia e della Slovacchia i figli di Don Bosco si stanno adoperando per creare un ponte sicuro e dare accoglienza ai profughi, c’è bisogno di tutto: cibo, acqua, medicinali, sacchi a pelo e coperte per poter assistere le persone nei rifugi.

“Come salesiani siamo e saremo con la gente fino alla fine” ci dice l’Ispettore dell’Ucraina.

Aiutaci ad essere accanto a loro in questo terribile momento, ogni sostegno anche il più piccolo è fondamentale.
 
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