A Leopoli la maggior parte degli edifici non sono dotati di rifugi antiaerei e quando le sirene iniziano a suonare, sono pochi i luoghi dove potersi mettere al sicuro. 

All’inizio ci si rifugiava nei garage o nei pochi edifici che sono riusciti rapidamente a convertire i loro spazi seminterrati in luoghi sicuri. Ci si ritrovava in tanti, tutti insieme, e in posti che non erano adeguati a proteggere tutti in caso di un bombardamento.

Per rispondere alla primaria necessità di sicurezza della popolazione, i salesiani della Chiesa di “Pokrova” hanno convertito il garage della parrocchia in un bunker, capace di accogliere 750 persone in caso di allarme antiaereo.  

I lavori da fare sono molti. Bisogna coprire le finestre con pellicole speciali in modo che le eventuali schegge non feriscano le persone. Vanno costruiti almeno 4 bagni di cui uno per persone con ridotta mobilità e altri 4 bagni con doccia. Inoltre, la piccola cucina non adatta al numero di persone destinate a stare in quei luoghi per un tempo incerto, va trasformata e resa idonea al fabbisogno di tutti coloro che vi si rifugeranno.

Dopo oltre un anno e mezzo dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, la situazione non accenna a migliorare. La popolazione è allo stremo e i salesiani continuano quotidianamente a fare del loro meglio per dare un supporto nelle difficoltà.

I lavori procedono rapidamente, ma ci auguriamo che la guerra finisca presto e che la necessità di utilizzarli non arrivi mai. In questo caso, sappiamo già che i locali seminterrati della Chiesa prenderebbero una nuova vita. C’è in programma di utilizzarli per farne un centro educativo salesiano, dove svolgere attività e progetti rivolti giovani più vulnerabili.

Ringraziamo i sostenitori della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO per aver contribuito a creare un ambiente sicuro per giovani e famiglie, che quotidianamente frequentano la parrocchia in cerca di un luogo in cui sentirsi ancora a casa.