Tutto quello che hanno è la loro valigia


La festa della Mamma in Ucraina quest’anno avrà un calore diverso: le famiglie sono state costrette a dividersi, le madri si sono fatte coraggio e hanno lasciato tutto quello che possedevano, per mettersi in viaggio per il bene dei più piccoli.

Ogni giorno i salesiani raccolgono le confidenze e i racconti di chi vive costantemente con l’angoscia che possa succedere qualcosa ai propri figli, e hanno deciso di condividerne alcune con noi.

Magdalena è una mamma molto coraggiosa, i salesiani l’hanno conosciuta mentre attendeva in fila un autobus che l’avrebbe portata via dal confine.
Teneva in braccio suo figlio piccolo mentre aspettava pazientemente il suo turno, venivano da Kharkov, duramente colpita, perché non riuscivano più sopportare lo stress costante degli allarmi antiaerei e a passare la maggior parte del tempo nel seminterrato dell’edificio. “Igor si spaventa al minimo rumore forte perché lo associa alle bombe”, spiega.
Dopo un viaggio faticoso e un’attesa di più di due ore per attraversare il confine con la Polonia, Magdalena dice di non avere intenzione di andare in un altro paese o di allontanarsi troppo dal confine, “vogliamo solo stare tranquilli e poter tornare a casa il più presto possibile”, dice.
Suo marito è rimasto a Kharkov “per aiutare la comunità bisognosa lì, con gli aiuti umanitari che arrivano, e come difesa territoriale nel nostro quartiere”.
Quando le è stato chiesto se pensava che la guerra sarebbe finita presto, ha risposto con convinzione: “La speranza non è l’ultima cosa che si perde, ma la prima cosa che si ha. Se non fossi certa non avremmo lasciato la nostra casa. Per questo sono convinta che presto saremo nuovamente riuniti come famiglia”.

Ci uniamo a questa madre coraggiosa e a tutte le madri che lottano quotidianamente per la salute e il benessere dei propri figli, perché ogni guerra che si combatte è un orrore, e a pagarne il prezzo sono sempre i più fragili.
 
I salesiani della Polonia, della Slovacchia e della Romania e Moldavia cercano in ogni modo di sostenere queste donne ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto
Noi ti chiediamo ancora una volta di aiutarci a sostenere le mamme Ucraine che non hanno più nulla e vivono del sostegno e della carità di persone a loro sconosciute, che stanno cercando di offrire ai propri bambini una vita serena.
 
Con un contributo di €50 possiamo acquistare cibo e offrire cure mediche, con un aiuto di €100 possiamo contribuire alle spese di accoglienza nelle case salesiane dei paesi limitrofi.
 
Aiutaci anche tu, ogni piccolo gesto può fare la differenza