“Quanto dureranno ancora quelle già logore infradito che portano ai piedi? Per quanto tempo ancora gli permetteranno di continuare a camminare sull’asfalto in fiamme?”

In India si è arrivato alla proroga del lockdown fino al 31 maggio e la situazione per i più vulnerabili è al collasso.

I lavoratori giornalieri e stagionali sono rimasti lontani dalle proprie case  e vivono in ritrovi di fortuna, senza cibo né soldi per il sostentamento.

Molti di loro hanno intrapreso il lungo percorso verso i propri villaggi di origine a piedi, perché non si possono permettere i costi proibitivi degli scarsi mezzi di trasporto ufficiali.

Don Alphonse Arulanandan ci racconta la sofferenza che vivono ogni giorno i gruppi appartenenti al tessuto sociale più fragile: quello dei lavoratori giornalieri. La disperazione li ha spinti a cercare una via di sopravvivenza lontano dalle loro case, ma in questo momento la situazione è talmente grave che la loro unica possibilità di sopravvivere è fare rientro in quei villaggi da cui si sono allontanati per trovare fortuna.

Molti di loro sono lontani da casa più di 1500 km ma hanno deciso di mettersi in viaggio a piedi, con i pochi mezzi che hanno ancora a disposizione caricati sulle spalle,  per poter riabbracciare le famiglie e sperare di non morire di fame.

La disperazione traspare dai loro occhi quando esausti si siedono sul ciglio della strada per poter consumare una parte del poco cibo che resta loro e conservare il resto per un altro pasto, ma allo stesso tempo li muove la speranza che il proprio Stato di origine li faccia rientrare nonostante il blocco, per poter finalmente riabbracciare le loro famiglie.

I salesiani continuano organizzando la distribuzione di cibo per coloro che più ne hanno bisogno e cercano di sostenerli con quel poco che è rimasto loro ad affrontare il lungo cammino.

Padre Alfonse continua dicendo: “Il nostro lavoro di questa settimana si è concentrato sull’assistenza ai lavoratori stagionali con cibo e denaro. Ma anche le nostre risorse si stanno esaurendo. Speriamo che la situazione migliori nelle prossime settimane per tutti”  e prosegue commentando amaramente: “Quanto dureranno ancora quelle già logore infradito che portano ai piedi? Per quanto tempo ancora gli permetteranno di continuare a camminare sull’asfalto in fiamme?”

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